Il Bel Paese è il migliore in Europa nella riqualifica del vetro

CoReVe (il Consorzio per il riciclo e la raccolta del vetro), che si è sempre battuto per un’efficiente raccolta differenziata su tutto il territorio nazionale, ha calcolato l’incremento dell’attività di recupero e riutilizzo dei rottami di vetro in Italia.

I risultati

Il tasso di riciclo del vetro in Italia è cresciuto notevolmente negli ultimi dieci anni, passando dal 67,8% del 2010 al 78% del 2020. In merito a ciò, Gianni Scotti, presidente di CoReVe, ha sostenuto che l’Italia ha già raggiunto il 75% di riciclo fissato dall’Unione Europea per il 2030. Questo è stato ed è reso possibile grazie a una rete di convenzioni locali volontarie, a cui vengono dati incentivi per la raccolta differenziata. In tanti, in termini di comuni, hanno aderito all’iniziativa. Non a caso, alla fine del 2020, si è stimato che il 97% della popolazione italiana si è cimentato nella raccolta del vetro.

Riciclo

A cosa si deve il primato?

Sicuramente ad un sistema collettivo ben organizzato su tutto il territorio nazionale. Basti pensare al fatto che CONAI, che avanza da sempre pratiche “green” in Italia, ha investito 6 miliardi di euro per la raccolta differenziata. E non solo del vetro, ma anche di tutti gli altri materiali! Per quanto riguarda le aree geografiche, è stato soprattutto il Nord Italia a giocare un ruolo decisivo nell’educazione sui vantaggi del riciclo del vetro. Tuttavia, bisogna insistere ancora sulle zone del Centro e del Sud, che devono ancora manifestare tutto il loro potenziale pro-ambiente. Infatti, se si mantenesse un tasso di crescita costante su tutta la penisola, il riciclo del vetro potrebbe passare dal 78% del 2020 all’81% entro il 2024.

Riciclo

Cosa si è risparmiato

I benefici ambientali sono strabilianti: basti pensare che sono 2,2 milioni le tonnellate di emissioni di CO2 risparmiate. Inoltre, anche se il nuovo ostacolo riguarda la sua differenziazione secondo il colore, stando alle statistiche, il Bel Paese ricicla circa il 78% della totalità del vetro. Il rottame riqualificato, infatti, viene inviato prontamente ai forni delle vetrerie, i quali si occupano di produrre nuovi imballaggi e di riutilizzare la “sabbia” recuperata dagli scarti.

Iniziative e campagne promosse in tutto il mondo

Friends of Glass, un vero e proprio “movimento” mondiale che punta sulla sostenibilità, e Feve, la Federazione europea dei produttori di imballaggi in vetro, sono note per sensibilizzare in modo significativo la popolazione sul riciclo del vetro. Molti di voi conosceranno il rappresentativo hashtag #Ioscelgoilvetro promosso da Assovetro. Questo è finalizzato a persuadere i consumatori ad adoperare i contenitori in vetro a discapito di altri packaging meno salutari, sia per la qualità del materiale, sia per ridurre l’impatto ambientale. Non da ultimo c’è “Close the Glass Loop”, un programma di riciclo del vetro che riunisce diversi esperti in tutto il mondo che si occupano di migliorare i sistemi di raccolta a livello europeo.

Non c’è dubbio, ormai, che il riciclo del vetro comporta risultati ottimali per tutti. Sia in termini di riduzione delle emissioni e degli impatti ambientali, sia in termini di salute e benessere. Ma altro ancora si può fare. Infatti, il nostro modello di sostenibilità non deve essere letto come una “norma”, dato che i risultati della raccolta del vetro dipendono dal costante impegno di ciascuno di noi.