Recuperare le bottiglie di vetro delle aziende vitivinicole e ridargli una nuova vita, anzi molte vite. È il progetto di quattro giovani studenti dell’Università di Firenze che hanno appena vinto “Impresa Campus Unifi 2022”, l’evento conclusivo della seconda call dello scorso anno del percorso di formazione dell’Ateneo fiorentino, realizzato in collaborazione con Fondazione per la ricerca e l’innovazione e con il contributo di Fondazione CR Firenze.

Le bottiglie di vino da recuperare, sanificare e ridistribuire sul mercato

Si chiama Ri-vetro e il nome già spiega l’innovativo progetto che permetta di prolungare la vita dei contenitori integri di vetro, attraverso un sistema di “vuoto a rendere”, un processo di sanificazione più innovativo, un servizio di raccolta e di immissione sul mercato di bottiglie e contenitori “riciclati”, applicando anche una tecnologia per il tracciamento delle bottiglie in modo da registrare i cicli di recupero sostenuti. Il fine è quello di fornire alle aziende una soluzione che permetta di prolungare la vita dei contenitori integri di vetro generando un grande risparmio economico e ambientale.

Vetreria Etrusca

Il progetto è rivolto alle aziende vitivinicole, ma anche alla ristorazione e ai singoli cittadini. “Il settore vitivinicolo è importante in Toscana, ha un grosso peso e anche un grande impatto ambientale soprattutto per via del vetro, una componente energivora dato che fonde a 1500 gradi” spiega uno degli studenti vincitori. Un materiale anche molto costoso, soprattutto nell’ultimo periodo. Allungare la vita dei contenitori potrebbe perciò essere una soluzione economicamente conveniente. Ogni bottiglia infatti supporta mediamente dai 20 ai 50 lavaggi, dopo va distrutta. L’obiettivo progettuale nel lungo termine sarà quello di coinvolgere vetrerie locali per creare bottiglie e contenitori di vetro più resistenti nel tempo.

Riciclo e riutilizzo non sono due aspetti antagonisti ma bensì complementari. Allungare il ciclo di vita e creare bottiglie che resistono a più lavaggi persegue infatti lo stesso obiettivo: attivare un sistema produttivo più sostenibile e compatibile con i cambiamenti ambientali incombenti.