Ti sei mai chiest* perché per la maggior parte dei medicinali il packaging usato è il vetro?Puoi scoprire la risposta nelle prossime righe.

Sin dal XVII secolo, il vetro è stato utilizzato per confezionare i medicinali. Da allora è diventato rapidamente una delle soluzioni preferite di imballaggio farmacologico a livello industriale. La scelta di usare proprio questo materiale deriva dal fatto che nel passato i soffiatori di vetro potevano facilmente modellare l’imballaggio nella forma richiesta. La lavorazione consentiva inoltre di adattare i colori delle bottiglie e dei barattoli per personalizzarli, rendendo i prodotti più commerciabili e più facili da vedere.

Perché il vetro è il migliore materiale per i medicinali

Dai solidi ai liquidi, fino agli iniettabili e ai ricostituibili, l’industria farmaceutica utilizza tutt’ora il vetro come materiale elettivo per la produzione di imballaggi sicuri. Le caratteristiche di stabilità chimica ed inerzia rendono il vetro il materiale ideale per il confezionamento dei medicinali poiché crea una barriera impermeabile contro i batteri.

Il vetro, infatti, è un materiale che non rischia di compromettere la purezza del contenuto con cui entra in contatto. Anche quando la sua superficie esterna viene esposta a prodotti e sostanze chimiche, il vetro garantisce la conservazione delle condizioni e della struttura chimica del prodotto. Pertanto, la sua prerogativa di essere altamente “non reattivo” è molto vantaggiosa per garantire che i farmaci non vengano danneggiati e che le loro proprietà rimangano inalterate.

In più, è molto resistente agli sbalzi termici, qualità preziosa per l’industria farmaceutica, i cui prodotti devono spesso essere “stressati” a determinate temperature. Inoltre gli attuali imballaggi in vetro proteggono dai danni UV. Ciò rende il vetro ideale per proteggere i farmaci sensibili alla luce attraverso l’uso di vetro appositamente trattato.

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