Storia e caratteristiche dell'alga giapponese, e la sua origine leggendaria

Che cos’è il Marimo? “Esserino” che ha preso piede via via in tutto il mondo Occidentale, è una piccola alga sferica che si coltiva in vetro. Parliamo quindi di una pianta acquatica, che ormai ha fatto sua una buona fetta di Pinterest e di Instagram; che ottiene spazio nelle più raffinate fioriere e in tutti i negozi di botanica. Di cosa si tratta?

Il nome botanico del Marimo è Cladophora Aegagropila. Il suo nome comune, invece, è un termine coniato da Tatsuhiko Kawaii a fine Ottocento, e deriva da mari, ovvero biglia. È facile capire perché: l’appellativo evoca in modo chiaro la forma sferica, compatta e rotonda della piccola alga. Il marimo è caratterizzato da piccole “foglie” vellutate, compatte, che si stendono in forma radiale. Cresce davvero poco: dai cinque ai dieci millimetri all’anno, e può essere considerato dunque una sorta di bonsai acquatico. Nonostante la sua notorietà provenga dal Giappone e dalle regioni orientali, cresce anche in Estonia ed Islanda: paesi freddi, ospitali però per le colonie di marimo.

marimo

 

Come prendersi cura del marimo? Forse te ne hanno regalato una sferrata, forse l’hai acquistato incuriosito dalla sua forma e dal suo colore verde vivido. Il marimo cresce, letteralmente, meglio in vetro: che sia un bicchiere o un vasetto, o una bottiglia dal collo particolarmente largo, o ancora un barattolo. Basta che sia vetro, insomma: così che la luce possa filtrare comodamente, e nutrire il piccolo esserino acquatico. C’è comunque chi si lancia in raffinati e stupendi terrarium: ma sei libero di utilizzare un contenitore alimentare riciclato, perché andrà più che bene.

Ovviamente, il recipiente in vetro andrà riempito d’acqua; potete poi chiuderlo con un tappo o senza – la parete in vetro, tendenzialmente, sarà sufficiente a impedire contaminazioni con l’esterno. Cambiare l’acqua di tanto in tanto eviterà ristagni. Ancora un appunto: niente luce diretta. Posizionate quindi il vostro recipiente di vetro in un angolo meno luminoso, non accanto a finestre. E abbiate cura che la temperatura della stanza non salga sopra i 25°. Per il marimo, questo è tutto!

Forse una delle cose più interessanti di questa particolare alga è la sua storia leggendaria. Viene, come il marimo, proprio dal Giappone. La storia si colloca secoli e secoli addietro; e ha protagonisti due giovani profondamente innamorati l’uno dell’altro, ma provenienti da famiglie nemiche. Shakespeare, stai ascoltando? I due giovani sventurati, starcrossed lovers proprio come Romeo e Giulietta, fuggirono insieme sul lago Akan. E si legarono in una promessa di amore sempiterno. Una volta pronunciata, si diedero un bacio per suggellare il patto: e i loro cuori si trasformarono immediatamente in sfere di marimo, che vive infatti sino a 200 anni. Una storia davvero commovente, no? È per questo che il marimo è considerato un buon auspicio, e viene regalato a chi si ama, o a chi si augura felicità e amore.

A noi di Meglio in Vetro non può che stare simpatico: le premesse ci sono tutte. Tu hai un marimo a casa? Conoscevi la sua storia?

Guardarlo galleggiare nel barattolo, pensando ai due lontani amanti dell’antico Giappone feudale, sicuramente avrà tutto un altro significato – forse un po’ nostalgico.