Un primo passo è sicuramente utilizzare materiali che siano meno inquinanti e facilmente riciclabili, primo tra tutti il vetro.

L’emergenza dei rifiuti solidi urbani è ormai, nel nostro Paese come nel resto del mondo, un problema che intacca la sicurezza stessa delle persone e delle loro famiglie.

Un allarme di grandi dimensioni che coinvolge la vita dell’intero pianeta: gli scarti sono troppi e smaltirli crea a sua volta inquinamento. La natura di questa condizione attuale risiede negli eccessi produttivi e nello sfrenato consumismo. Specie di beni che, spesso, hanno vita brevissima e producono inquinamento nell’immediato.
Questo aumento esponenziale del numero di imballi da eliminare rende necessaria la creazione di un sistema di recupero e riciclo sempre più efficiente. Che, a sua volta, non inquini.

La soluzione all’emergenza dei rifiuti deve partire innanzitutto da noi stessi, i primi a creare rifiuti, i primi che possono limitarli.

Delegare agli altri il miglioramento delle condizioni ambientali è un lusso che non possiamo più permetterci. Dobbiamo invece contribuire a rendere più facile e veloce il lavoro di chi cerca di eliminare le scorie e i rifiuti solidi. È il pianeta che ci chiede un deciso intervento. Si devono mettere in atto tecniche di riciclo che tendano via via a eliminare quasi totalmente gli sprechi di energia e salute che stiamo ancora perpetrando.

Un primo passo è sicuramente utilizzare materiali che siano meno inquinanti e facilmente riciclabili, primo tra tutti il vetro.

Sappiamo bene che, grazie alla assoluta compatibilità ecologica e alle infinite possibilità di riciclo, questo incredibile materiale risulta un elemento totalmente inerte e ad elevata compatibilità ambientale, quando correttamente recuperato e riciclato. La spinta ecologica del vetro sta rafforzando l’idea di rifiuto inteso come risorsa rinnovabile in contrasto all’emergenza dei rifiuti.

Riciclare il vetro, infatti, riduce il consumo delle materie prime necessarie: da 100 Kg di rottame di vetro si ricavano 100 Kg di prodotto nuovo. Servono invece 120 Kg di materie prime per avere 100 Kg di prodotto nuovo. Un impiego dell’80% di frammenti vetrosi nella miscela vetrificabile, inoltre, porta a un’economia energetica del 20%.

Tutto questo processo virtuoso nasce da una nostra semplice scelta: una corretta raccolta differenziata. Il primo vero atto utile che possiamo fare per ridurre gli scarti e i rifiuti, producendo risparmio energetico ed economico a favore dell’intera comunità.