Si chiama Michael Tetteh l’artista che trasforma il vetro in meraviglie, realizzando ogni giorno colorate e sorprendenti opere d’arte con rottami metallici, schermi tv e bottiglie di vetro in un Paese, il Ghana, dove il riciclo di questo materiale non è ancora un’opzione. Con l’aiuto dei tutorial online, l’artigiano ha imparato un’arte che difende l’ambiente e porta per la prima volta nel Paese l’antica arte della soffiatura del vetro.

Ad oggi, questo imprenditore autodidatta ghanese, originario della città di Odumase-Krobo, l’epicentro della tradizionale cultura delle perle di vetro del Ghana, è l’unico soffiatore di vetro del suo Paese, un titolo che si è conquistato imparando quest’arte con pazienza e passione durante un soggiorno trascorso in Francia e nei Paesi Bassi. Al suo ritorno in patria, con il desiderio di continuare la tradizione della lavorazione del vetro, ha aperto  un vero e proprio negozio di perline a Odumase-Krobo. Da allora ha assunto diversi giovani assistenti, che sta addestrando affinché gestiscano  un giorno i propri laboratori.

L’uso rigoroso di materiali riciclati da parte di Tetteh, che raccoglie da depositi di rottami e discariche nella capitale Accra, fa parte di una missione dichiarata per ridurre i rifiuti di vetro del Ghana. La necessità di riciclare nasce infatti anche da un’abitudine dispendiosa: secondo l’Osservatorio per la complessità economica, il Ghana importa ogni anno circa 300 milioni di dollari in prodotti in vetro e ceramica. Più dell’80% proviene dalla Cina, il primo esportatore di vetro al mondo. Riciclare il vetro porterebbe perciò un beneficio non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico per un intero Paese.