Il 21% dei materiali usati per produrre è riciclato, in Ue 12%

L’Italia si conferma leader europeo del riciclo e dell’utilizzo di materie riciclate. Con 137 milioni di tonnellate di rifiuti riciclati, che corrispondo all’85,6% del totale dei rifiuti trattati (tra urbani e speciali compresi i rifiuti inerti) l’Italia guida la classifica in UE, dove la media è ferma al 40,8%. E’ quanto emerge dal Rapporto “Il Riciclo in Italia 2024“, che mette sotto osservazione 19 settori industriali tra cui carta e cartone (92%), acciaio (88%), vetro (77,4%), alluminio (70,3%), legno (65%), bioplastiche (57%), filiere queste che superano i target europei.

I dati del rapporto

L’Italia è leader anche per il tasso di utilizzo di materie prime riciclate sul totale dei materiali consumati. Il 20,8% dei materiali utilizzati dall’industria nel 2023 proviene dal riciclo dei rifiuti, quasi il doppio rispetto alla media europea (11,8%), aumentati dal 18,8% del 2019, (13,9% ina Germania, 17,6% in Francia, 8,5% in Spagna).

Una eccellenza che si conferma anche con 10.500.000 tonnellate di rifiuti d’imballaggio riciclati nel 2023, con un tasso di riciclo pari al 75,3%, in aumento del 4,2% rispetto al 2022, oltre l’obiettivo europeo di riciclo del 65%al 2025 e anche oltre quello del 70% al 2030. Meno brillante, invece, è il riciclo dei rifiuti urbani al 49,2%  nel 2022 con un obiettivo europeo del 55% al 2025.

Nonostante l’obbligo di raccolta differenziata dei tessili sia in vigore in Italia dal 2022, la raccolta è ancora bassa. È ferma a 160.000 tonnellate, pari a circa il 16% dei rifiuti tessili prodotti. Tra le cause: sia la carenza di impianti di riciclo, sia perché si è in attesa dell’istituzione dei sistemi per l’esercizio della responsabilità dei produttori tessili e quindi anche del loro supporto finanziario e organizzativo alle raccolte e all’ avvio al riciclo di questi rifiuti.

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