Il vetro di Murano in mostra alla Biennale di Venezia
La nuova mostra è dedicata alla presenza del vetro di Murano alla prestigiosa manifestazione veneziana prendendo in esame l’arco cronologico compreso tra il 1912 e il 1930.
Dopo mesi di attesa ha aperto le sue porte al pubblico la mostra che celebra il vetro di Murano e il suo lungo rapporto con la Biennale di Venezia. Fino al prossimo 24 novembre, sarà infatti possibile ammirare alcuni autentici capolavori dell’arte vetraria nella rassegna “1912-1930. Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia”, a cura di Marino Barovier, ospitata sull’Isola di San Giorgio Maggiore, piccola oasi di pace che affaccia sul bacino di San Marco.
Vetri policromi, opachi, trasparenti o pulegosi, incisi, astratti o figurativi: le 135 opere, molte delle quali di grande rarità provenienti da importanti istituzioni museali e collezioni private, ricostruiscono con precisione e con un allestimento dal linguaggio moderno, non solo la straordinaria varietà di questa antica arte, ma anche un periodo nevralgico in cui il vetro apre le porte alle arti decorative, fino a quel momento considerate secondarie, alla Biennale di Venezia, che nel 1932 costruisce un padiglione dedicato all’interno dei Giardini.
«Piccione in vetro Primavera» (1929-30) ph.Enrico Fiorese
Dai vetri creati degli artisti, come quelli dello scultore e ceramista norvegese Hans Stoltenberg Lerche, fino alle creazioni dalle forme affusolate in ferro battuto di Umberto Bellotto, le storie del vetro e della Biennale si intrecciano nella mostra con esiti interessanti e informativi. Uno spazio è riservato alla collaborazione tra Giacomo Cappellin e Paolo Venini, che dà vita ai soffiati monocromi di elegante modernità ispirati a modelli rinascimentali. Colpisce inoltre il vetro pulegoso, caratterizzato da un aspetto semi opaco con fitte bollicine al suo interno, determinato da una reazione dovuta all’incontro del vetro con il petrolio. Affascinanti anche gli animali e le piante grasse policrome in vetro che trovano spazio alla Biennale del 1928 e del 1930. Per ulteriori informazioni visita il sito www.lestanzedelvetro.org.
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