Il barattolo della felicità
Ovvero Happines jar: un’idea di Elizabeth Gilbert
«Devi imparare a scegliere i tuoi pensieri, proprio come ogni giorno scegli i vestiti da mettere. È in tuo potere. Se ti piace avere il controllo della tua vita, lavora sulla mente: è l’unica cosa su cui puoi esercitare potere… il resto, lascialo perdere», scrive Elizabeth Gilbert in Mangia, Prega, Ama, bestseller cui l’adattamento cinematografico ha regalato ancor più fama e celebrità. Il libro, fortemente autobiografico, racconta del viaggio e riscoperta di sé dell’autrice, e l’accompagna nel suo giro nel mondo dopo il divorzio dal marito. Parliamo insomma di una storia al femminile, empowering: in cui l’imperativo più pregnante è, appunto, quello di prendere le redini della propria vita, e farsi avanti per la propria felicità.
Forse non tutti sanno che uno stratagemma adattato dalla protagonista, nelle pagine del libro, ruota attorno al Mason Jar, di cui abbiamo parlato poche settimane fa; in che modo la trasparenza del vetro, e la salda chiusa del vasetto, aiutano Elizabeth nel suo viaggio interiore e fisico? In un modo tanto semplice quando intenso: la “strategia” del barattolo della felicitò, appunto. Si tratta di un contenitore di pensieri felici – oggi – che domani sarà di ricordi felici; o, ancora, di un piccolo scrigno che custodisce speranze, buoni auguri e desideri reconditi. Realizzarlo può essere un momento di raccoglimento personale, ma può anche diventare un momento di condivisione e gioia se svolto con i più piccini. Vediamo allora come fare.
Realizzare il proprio barattolo della felicità:
– un barattolo di vetro, o mason jar
– foglietti, post it, bigliettini (meglio ancora se da decorare assieme, o decorati con cura!)
– nastri e fiocchi per decorazione del vasetto (o piccole strisce ricamate a crochet da avvolgervi intorno, o ancora tempere per colorarne le pareti esterne)
– matite e penne colorate: dopotutto vogliamo lasciare questi desideri e pensieri positivi su carta!
Il nostro consiglio è quello di scegliere un vasetto ampio e capiente: può essere anche un augurio di partenza – ovvero, quello di dare sempre più spazio ai propri desideri. Un barattolo grande significa grande apertura a pensieri positivi, e grande numero di intuizioni ottimistiche!
Decorate il barattolo come più vi piace: potete riempirlo di stelline brillanti, o apporvi una fascia ricamata in crochet. C’è chi preferisce una più sobria etichetta, o chi invece è abile con le tempere, e non disdegna un barattolo della felicità ridipinto a nuovo per ogni occasione.
Consigliamo poi di colorare non solo l’esterno, ma anche l’interno del barattolo: ovvero, di riempirlo con bigliettini di tutte le sfumature (magari scegliendo un colore per emozione? Si sa che il verde è il colore della speranza, il rosso dell’amore… al blu dedichiamo i ricordi felici velati da malinconia?).
Può essere una buona idea scegliere un angolo speciale in cui riporre il barattolo, così da averlo sempre sotto gli occhi e sotto mano – non guasta mai un po’ di ispirazione! Un’occhiata alla nostra piccola/grande scatola dei ricordi può servire a riempirci il cuore, dopotutto. Possiamo appuntare il pensiero felice che ci colpisce giorno per giorno, o buone azioni che abbiamo ricevuto e che ci hanno stupito. Oppure annotare poesie, testi di canzoni orecchiate di passaggio, citazioni sottolineate nei libri. O, ancora, motivi per essere grati, obiettivi prefissati, eventi speciali da tenere a mente, e nel cuore!
In questo modo potremmo riciclare un vasetto; azione sempre importante per la salute del pianeta, che si voglia assumere uno stile di vita a impatto zero o meno. E dedicarci a quell’attività detta upcycling: aumentare il valore dell’oggetto che abbiamo fra le mani. In questo caso, dandogli non semplicemente nuova vita, ma riempiendolo in senso letterale di good omens, desideri nel cassetto, frasi d’ispirazione e momenti gioiosi.
Sempre nel libro, si scrive: «la gente crede che l’anima gemella sia come un vestito che ci sta alla perfezione, e tutti la cercano per questo. E invece è uno specchio che ti mostra tutti i tuoi limiti, e attira la tua attenzione su te stesso, facendoti capire che è il momento di cambiare la tua vita». Forse non uno specchio, ma certamente in vetro, il barattolo della felicità può servire allo stesso modo: diventerà una superficie in cui vedersi e riconoscersi, giorno per giorno; indicherà la direzione verso la quale vorremmo cambiare e crescere.