A scuola dal progetto Essere Acqua, servizio di consegne attivo nella divulgazione per la sostenibilità e il riciclo

Come e quando nasce il Progetto Essere Acqua?

Essere Acqua nasce a Bologna dall’unione di 3 persone, da moltissimi anni attive nel settore del door to door acque minerali. La professionalità, l’esperienza e una progressiva e costante crescita hanno permesso a questi 3 soci di rilanciarsi: e di ripartire con un progetto ancor più proiettato verso l’acqua in bottiglie di vetro, a scapito di quelle in plastica. La nostra non è certo una guerra, ma più una sorta di educazione al riciclo, alla sostenibilità e alla qualità. Siamo tutti e tre persone over 50, e gli anni impiegati in questo settore sono davvero tanti. Anche per questo ci sentiamo in dovere, pur nel nostro piccolo rispetto alle più ampie dinamiche globali, di fare qualcosa, e per i nostri figli e più in generale per il futuro della Terra.

Abbiamo quindi effettuato il passaggio da grandi automezzi per il trasporto a mezzi più piccoli, meno invasivi nella città. Mezzi, soprattutto, che sono tutti alimentati a metano: se vogliamo realmente portare un messaggio (e, in questo caso, si tratta di veicolarlo letteralmente!), dobbiamo stare attenti a tutto. La nostra azienda distribuisce ad oltre 5 mila famiglie acque minerali e bevande. Tendenzialmente ogni giorno Essere Acqua entra quindi in centinaia di case, portando un prodotto fresco e prevalentemente in vetro. Chi sceglie il servizio a domicilio è già orientato verso il vetro e cerca proprio un’acqua più pura possibile –  qualità che solo il contenitore in vetro può dare. Trasportiamo e consegniamo le cassette con le bottiglie in vetro di acqua – e la volta successiva, ritiriamo le bottiglie vuote. Si assicura così un ritorno certo nel ciclo produttivo, con una grande riduzione (anche in termini d’impatto ambientale) delle bottiglie in plastica.

Essere Acqua

… E come si evolve? Anche oltre l’acqua!

Ripetiamo molto spesso il concetto che, oltre il prodotto, noi diamo un servizio. Siamo perciò formati per aiutare la clientela nella scelta dell’acqua migliore. Fra noi soci c’è una idro sommelier, che quotidianamente mette le sue conoscenze a disposizione dei clienti che necessitano di indicazioni su quale acqua bene. Ricordiamoci che l’acqua è un vero e proprio “alimento” ed attraverso essa nutriamo il nostro corpo con innumerevoli sali minerali. Di grande importanza è quindi bere l’acqua in bottiglie di vetro, così da mantenerne inalterati quegli elementi tanto importanti come il magnesio, potassio, calcio...  È altresì molto importante cambiare ciclicamente il tipo (o la marca) di acqua, in modo da aiutare il nostro corpo ad assumere il modo corretto i sali minerali altrimenti. Bevendo sempre una stessa tipologia, il beneficio sarà minore, dato l’instaurarsi di una sorta di abitudine. Il nostro lavoro quindi va ben oltre il discorso acqua: e diventa più complesso, spaziando dall’ecologia ad una forma di educazione alimentare.

Quali sono le richieste più comuni, o immancabili, dei vostri clienti?

Accade spesso che la clientela si affidi anzitutto alla pubblicità, non considerando i valori e l’etichetta d’ogni specifica acqua. Anche per questo noi ci muoviamo verso una corretta, e adeguata, campagna informativa. Spesso i clienti ci chiedono consigli, e per noi è un grande privilegio poter aiutarli a scegliere da soli: senza il coinvolgimento della pubblicità, di frequente limitante. Da oltre 20 anni ci siamo “liberati” da qualsiasi concessione, ed oggi siamo un’azienda libera, che vende tutte le marche. Questa scelta ha abbassato le nostre marginalità: ma oggi siamo fieri di poter essere definiti partner, prima che corrieri.

I clienti indirizzati fin da subito al vetro sono quelli maggiormente attenti al ciclo ecologico, e quindi anche predisposti al cambiamento, e al miglioramento delle abitudini quotidiane per una Terra migliore – per tutti. Come azienda siamo molto fieri di avere una percentuale molto alta di clientela attiva in questo senso, e attenta alla sostenibilità: che porta avanti scelte mirate, e coerenti, d’acquisto. Immaginiamo la nostra Essere Acqua come una sorta di alveare; una struttura di cooperazione, dove tutti i nostri clienti, quasi agendo insieme, imparano giorno per giorno ad essere consumatori “migliore”. Ciascuno, dalla propria prospettiva, fornisce così spunti per creare un mondo più consapevole e pulito.

Sappiamo che state sviluppando un ulteriore ramo del vostro progetto. Possiamo averne un’anteprima?

Capita che alcuni clienti gettino le loro bottiglie in vetro, senza preoccuparsi di restituirle. Questo è un utilizzo del vetro parziale, che non ne sfrutta le possibilità inesauste: lasciandoci ritirare direttamente le bottiglie, saremo invece certi che queste torneranno nel ciclo delle varie fonti e case di produzione, e saranno quindi riciclate, e non disperse. Il vetro a rendere è importantissimo, sia per la nostra salute che per la salute dell’ambiente. Buttarlo significa disperderlo: renderlo invece è garanzia.

Abbiamo allora un nuovo progetto in corso di realizzazione. Non vogliamo fermarci all’educazione, ma desideriamo essere ancora più attivi per il futuro: ed espandere i nostri orizzonti, come quelli della nostra clientela. Al momento siamo in fase sperimentale, ed il servizio è quindi attivo solo per una porzione di clientela. La nostra ambizione è quella di di ampliare sempre più l’utilizzo delle acque in vetro – senza limitarci alle stesse: includendo quindi anche dei succhi di frutta, birre e altre bevande, sughi e oli… Vorremmo che l’elenco non si fermasse più! Questo è il nostro modo per garantire la distribuzione di ottimi prodotti, che soprattutto siano ben conservati – ricordiamoci che il vetro è totalmente asettico, quindi non assorbe odori e sapori, mantenendo inalterato il prodotto! 

Ci consentirebbe, poi, di ritirare ulteriormente il packaging in plastica (per comodità, e per maggiore offerta, sono infatti ancora tanti i clienti “ancorati” a questo materiale). E, non ultimo, di monitorare in prima persona il percorso dei materiali, garantendone la non-dispersione. Il nostro motto è: se non possiamo eliminare la plastica, cerchiamo almeno di seguirla fin dove il suo ciclo finisce. Stiamo perciò selezionando un’azienda con caratteristiche di fiducia, che possa farsi carico della plastica che ritiriamo per poi trasformarla in oggetti utili per la casa, così da farla tornare, in nuove forme e nuovi usi, dai nostri clienti. Un circolo virtuoso, a basso impatto: con questo progetto il ciclo della plastica sarebbe circolare e continuo, garantendo nuovi utilizzi del materiale.

E il futuro, sempre in vetro?

Assolutamente si ! Il futuro, un po’ come il vetro, è sempre più composto (e scelto) da persone che s’informano. E la cultura stessa è vita.

 

 

 

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