Come si usa, come si conserva (in vetro) e le sue mille proprietà

Rizoma di una pianta erbacea vivace, probabilmente originaria dell’Indonesia e della Malesia, la curcuma appartiene alla famiglia dello zenzero, e viene coltivata in particolare in Cina, India, Indonesia, nelle Filippine, nell’isola di Taiwan, ad Haiti, in Jamaica e in Perù.

La curcuma si consuma da millenni: fu introdotta in Europa dai mercanti arabi. La pianta, dall’aspetto giunchiforme, può essere alta 1 m. I rizomi sono nodosi e di colore giallo o giallo limone a seconda delle varietà.

Grazie alle sue proprietà e per i suoi innumerevoli utilizzi, è senza dubbio una delle 10 spezie di avere sempre in casa.

Etimologia

Curcuma è una parola di origine spagnola, che deriva dall’arabo kour-koum, ovvero zafferano: uno dei suoi nomi è infatti Zafferano delle Indie, perché contiene una sostanza colorante, la curcumina, identica a quella dello zafferano. Non è raro che per tale somiglianza, ci si confonda tra le due spezie.

Nelle lingue anglosassoni ha invece il nome di turmeric: parola che probabilmente deriva dall’inglese medio o dall’inglese moderno, turmeryte o tarmaret. Potrebbe essere di origine latina, terra merita (“terra meritoria”).

Le differenze con lo zafferano

Il sapore aromatico e pungente della curcuma è assai diverso da quello dello zafferano, e risulta più vicino allo zenzero. Rispetto allo zafferano, essa è inoltre più amara. La differenza tra le due spezie si accentua con la cottura: la curcuma tende ad annerire. C’è inoltre una immensa differenza di prezzo: la curcuma vale circa 6 euro per 100 g, mentre lo zafferano in polvere, il più economico, ha un prezzo di circa 830 euro/100 g.

Come si usa la curcuma in cucina

A motivo del suo sapore pronunciato, la curcuma deve essere usata con moderazione perché tende a sovrastare il sapore degli altri alimenti: è molto apprezzata nel sud-est asiatico, dove colora e aromatizza un gran numero di piatti: minestre, salse, insalate, lenticchie, riso, uova. In India la curcuma e fra i principali componenti del curry e del garam Masala.

Nella cucina vegana spesso si utilizza un pizzico di curcuma nelle ricette senza uova, per dare colore: ad esempio nelle crepes vegane e nel tofu strapazzato.

Le grandi proprietà della curcuma

Antiche tecniche quali la medicina cinese ed ayurvedica utilizzano la curcuma per le sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, immunostimolanti, antisettiche, analgesiche.

La curcumina è il principale componente biologicamente attivo della curcuma. Secondo la Fondazione Veronesi: “ricerche cliniche eseguite negli ultimi anni, confermano le notevoli proprietà anticancerogene, antinfiammatorie e antiossidanti della curcumina. Inoltre recentemente è stato dimostrato anche un potenziale effetto neuroprotettivo della curcumina stessa” (fonte).

Come si conserva la curcuma

Se fresca, la curcuma si conserva in un luogo fresco e asciutto per qualche settimana. Una volta tagliata va conservata in frigo, in un vasetto di vetro, dove si mantiene per diverse settimane.

In polvere, va invece conservata in un contenitore di vetro ermetico, pulito e asciutto, in modo che mantenga intatte tutte le sue proprietà.

Come abbinare la curcuma per aumentare le sue proprietà

Per aumentare l’assorbimento della curcumina possiamo assumere contemporaneamente pepe nero, che aumenta la biodisponibilità della curcumina di circa un migliaio di volte e/o grassi vegetali come olio extravergine di oliva o olio di cocco, dato che la curcumina è molto solubile nei grassi.

Il Golden Milk: cos’è e come si prepara

Il Golden Milk, o latte d’oro, è un’antica ricetta a base di curcuma con importanti proprietà benefiche. Si prepara in pochi minuti ed è perfetto a colazione, per il brunch o come bevanda a metà giornata.

Gli ingredienti per 1 tazza di Golden Milk sono:

  • 1/4 cucchiaino di curcuma in polvere
  • 1/4 cucchiaino di pepe nero in polvere o grattugiato
  • 1 tazza di latte di mandorle (o preferito)
  • 1 cucchiaio di olio di cocco o extra vergine di oliva
  • un cucchiaino di sciroppo di acero o di miele per dolcificare (opzionale)
  • cannella (opzionale)

Inserire tutti gli ingredienti in un pentolino e frullare a fuoco dolce, idealmente con un montalatte. Una volta caldo, versare nelle tazze e cospargere con un po’ di cannella in più per servire.