
Cosa succede dopo il riciclo del vetro?
Che fine fa il vetro, quando si butta? Se lo trattiamo bene, è uno dei pochi materiali che non vedrà mai la discarica.
Ogni giorno, nelle nostre abitazioni, si compie un gesto semplice: gettare una bottiglia o un vasetto di vetro nel contenitore giusto. Da lì inizia un percorso che passa per la selezione, la frantumazione e la purificazione, fino alla fusione del vetro. Al termine di questo percorso il contenitore tornerà sugli scaffali sotto un’altra forma. Magari come un barattolo per la passata di pomodoro, o una nuova bottiglia di acqua. In questo modo, quel semplice contenitore, se trattato correttamente, non smetterà mai di esistere. Questo perché il riciclo del vetro è una delle poche pratiche che possono essere perpetrate all’infinito senza perdere qualità.
Il ciclo del vetro: cosa succede dopo la raccolta
L’Italia è già tra i Paesi più virtuosi in Europa nel riciclo del vetro. Nel 2024 il suo tasso di riciclo è stato stimato all’81,9%. Un gran risultato che ci pone al di sopra gli standard europei, fissati al 75 per cento per il 2030. Ma possiamo fare ancora meglio! Una raccolta differenziata più efficiente, priva di impurità e contaminazioni, significa infatti meno rifiuti, più risparmio energetico e una minore impronta ecologica. Comprendere come farla è un viaggio che passa dai numeri di questo processo straordinario e dalle buone pratiche per renderlo ancora più efficace.
Dopo essere stato gettato nel contenitore giusto, il vetro inizia il suo percorso. Prima viene selezionato nei centri di raccolta, dove si separano i materiali estranei. Poi viene frantumato in piccoli pezzi – la Materia Prima Seconda (Mps)– e lavato. Il vetro così pulito viene inviato alle vetrerie, dove si fonde e torna a nuova vita. Utilizzare materia prima seconda al posto delle materie prime vergini significa ridurre significativamente l’energia necessaria per la produzione: basti pensare che sostituire solo il 10 per cento di materie prime con vetro pronto al forno porta a un risparmio del 2,5 per cento nei consumi di fusione.
Le 3 regole per un riciclo di qualità
Ok, ma come fare per farlo bene? Per rendere il riciclo del vetro ancora più efficace, ovviamente è essenziale conferire i rifiuti di vetro nel modo corretto. Bastano solo tre semplici accorgimenti:
Separa tappi e coperchi: i tappi devono essere conferiti negli appositi contenitori della raccolta differenziata.
Togliere sempre i sacchetti: il vetro va gettato senza sacchetti o contenitori.
Attenzione ai “falsi amici”: non tutto ciò che sembra vetro può essere riciclato insieme a bottiglie e vasetti. Tra i falsi amici più insidiosi, cosa non buttare nel bidone del vetro: cristallo; lampadine, bicchieri, vetro borosilicato (come quello delle pirofile da forno), specchi, vetri di finestre o finestrini, vasi e brocche, boccette colorate opache. Questi materiali hanno punti di fusione diversi e possono compromettere la qualità del vetro riciclato. Separarli in modo corretto è essenziale per un riciclo efficiente.
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