Ricorre oggi  la giornata mondiale del riciclo volta ad aumentare la consapevolezza dell’impatto dei rifiuti sull’ambiente.

Come ogni 18 marzo da sei anni, si celebra la Giornata Mondiale del Riciclo  l’iniziativa, istituita dalla Global Recycling Foundation, volta a condividere le pratiche utili per ridurre le emissioni di CO2 generate dalla produzione di oggetti nuovi e insegnare alla cittadinanza come riciclare. Ognuno di noi produce infatti in media 1 kg di rifiuti al giorno, 2,2 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi prodotti solo nel 2020. Purtroppo, dell’enorme volume di scarti prodotti, a livello globale meno del 20% viene riciclato, mentre ingenti quantità vengono ancora smaltite in discariche, con enormi rischi di inquinamento di aria, suolo e acqua e rischi per la nostra salute. Di fronte a questi scenari il riciclo non può che essere un elemento fondamentale dell’economia circolare, che aiuta a proteggere le risorse naturali e noi stessi.

riciclo vetro

Come va il riciclo del vetro in Italia?

Un’indagine commissionata da Co.Re.Ve, il consorzio del riciclo del vetro, ad AstraRicerche e svolta su tutto il territorio nazionale ha delineato il profilo dei peggiori riciclatori d’Italia. I campioni al contrario sono, secondo lo studio, maschi, giovani tra i 18 e i 24 anni, residenti nelle grandi città del Meridione (oltre i 250.000 abitanti). In generale, però, ben 4 italiani su 10 sottovalutano le conseguenze di una cattiva raccolta differenziata, e circa il 50% degli intervistati non conosce i benefici economici per le amministrazioni in cui è effettuata una buona differenziata.

Il tasso di riciclo nazionale è piuttosto alto e l’84% del campione ha dichiarato di fare la raccolta differenziata ordinariamente. Il vetro è la materia maggiormente riciclata, come dichiarato dal 90% delle 1.500 persone che costituivano il campione. In generale per le altre materie c’è più difficoltà, spesso, a comprendere come riciclarle. Dall’indagine è emerso che gran parte dei problemi deriva dalla disinformazione: il 16% del campione afferma di non essere in grado di fare un’adeguata raccolta del vetro e il 50%, se è indeciso sulla collocazione di un rifiuto di vetro nell’indifferenziato o nel bidone specifico, predilige la seconda opzione senza sapere che potrebbe creare danni all’intera raccolta. È così che nei centri di raccolta del vetro finiscono, i così detti falsi amici del vetro: vetri di finestre, oggetti in cristallo, lenti degli occhiali, vetro di lampadine e altri materiali che invece richiedono un diverso trattamento.