
Come conservare il pesto genovese fatto in casa
Scopriamo insieme la ricetta tradizionale del pesto genovese fatto in casa. Apprezzato da grandi e piccini, è anche un’ottima soluzione da avere sempre in casa.
Il pesto genovese è una delle salse più amate e utilizzate al mondo. Apprezzato da grandi e bambini, è anche un’ottima soluzione da avere sempre in casa come soluzione last minute.
Una scorta di pesto genovese a casa mia non dovrebbe mancare mai: fatto in casa secondo la ricetta tradizionale si può congelare in grande quantità. In questo post approfondiamo gli elementi essenziali della preparazione e conservazione del pesto in casa. Ma prima parliamo della corretta definizione per sceglierlo e della ricetta tradizionale del Consorzio Pesto Genovese.
“Pesto genovese” o “Pesto alla genovese”?
Se scegliete di acquistare un pesto che si trova in commercio, come prima cosa fate attenzione alla dicitura:
– il pesto con la dicitura “alla genovese” non è quello vero: spesso è preparato con ingredienti come ricotta, anacardi, olio di semi o altri ancora che creano una salsa molto diversa dal pesto tradizionale.
– al contrario la dicitura “pesto genovese” indica indica la ricetta coi sette ingredienti previsti dal Consorzio del Pesto Genovese: basilico genovese DOP, olio extravergine d’oliva della Riviera Ligure, Parmigiano Reggiano DOP (con variante Grana Padano) e Pecorino DOP (Fiore Sardo), Pinoli, Aglio, Sale.
La ricetta ufficiale del pesto genovese: ingredienti
Per condire circa 600 g di pasta occorrono:
– 50 grammi di basilico Basilico Genovese DOP a foglia piccola, possibilmente giovane e fresco
– mezzo bicchiere di olio extravergine d’oliva, meglio se della Riviera Ligure o di regioni italiane contigue
– 6 cucchiai di parmigiano reggiano DOP (o variante Grana Padano)
– 2 cucchiai di pecorino DOP (Fiore Sardo)
– 2 spicchi di aglio (meglio dolce)
– 1 cucchiaio di pinoli prodotti nell’area mediterranea. Le noci sono facoltative, in sostituzione ai pinoli, e devono essere europee
– pochi grani di sale grosso
Procedimento con il mortaio
– lavare in acqua fredda il basilico e farlo asciugare su un canovaccio
– nel mortaio pestare l’aglio e il sale fino a raggiungere la consistenza di una crema
– aggiungere i pinoli e continuare a pestare
– aggiungere il basilico: ruotare leggermente il pestello in modo da stracciare, senza tranciare, le foglioline e permettere la migliore fuoriuscita degli oli essenziali
– a questo punto inserire anche il parmigiano reggiano e il pecorino sardo e, solo alla fine, l’olio evo
Procedimento con il mixer
Anche se le ricetta tradizionale prevede l’uso del mortaio, con il mixer o il frullatore a immersione è possibile ottenere un ottimo pesto genovese, profumato e cremoso. In questo caso si può cominciare mixando aglio, sale, pinoli e basilico e aggiungere i formaggi e l’olio alla fine.
Un consiglio utile per non fare annerire il pesto è quello di mettere le lame del mixer nel freezer per qualche minuto prima dell’uso. Il pesto è una salsa da preparare sempre a freddo.
Come conservare il pesto fatto in casa in vetro
Il pesto genovese fatto in casa può essere conservato facilmente in frigorifero seguendo alcune regole base:
– conservare il pesto in un vasetto di vetro pulito e asciutto e con tappo a chiusura ermetica
– ricoprire il pesto con un dito di olio extra vergine di oliva per evitare l’ossidazione e la generazione di muffe
– se si utilizza una parte di pesto e poi lo si ripone in frigo, assicurarsi che i bordi del barattolo siano puliti
– si conserva in frigo al massimo per 5-6 giorni
Il pesto genovese fatto in casa può essere congelato e conservato in freezer. Ma è bene ricordare che:
– bisogna riporlo nel freezer subito dopo la preparazione
– il modo migliore per conservarlo in freezer è dividerlo in vasetti di vetro puliti e asciutti. Come sempre, per congelare un alimento nel vetro, è bene ricordare di non riempire troppo il contenitore
– per congelare il pesto in monoporzioni si possono usare barattoli di vetro molto piccoli oppure stampi del ghiaccio
– generalmente i cibi grassi soffrono di più il congelamento: per questo motivo è preferibile usare meno olio durante la preparazione e aggiungerlo al momento dell’utilizzo, dopo aver scongelato il pesto
– si conserva nel freezer per circa 3 mesi
– per scongelare il pesto è bene trasferirlo in frigo almeno 24 ore prima dell’utilizzo
– in caso di utilizzo all’ultimo minuto si può tagliare a cubetti il pesto quando è ancora congelato e quindi metterlo in padella, a fuoco molto basso, con un po’ di acqua di cottura della pasta, senza farlo cuocere. In pochi minuti sarà cremoso.
– molte persone scelgono di scongelare il pesto nel forno a microonde con la funzione defrost, che però può iniziare la cottura e alterare le proprietà organolettiche.
Pesto genovese: come usarlo
I piatti più adatti al pesto genovese sono le trofie, gli gnocchi di patate, le lasagne vegetariane, le trenette (linguine). Il pesto dona un meraviglioso sapore anche al minestrone. A molte persone piace anche sulla pizza o sui crostini. Quando si condisce la pasta al pesto è fondamentale aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta per sciogliere e ammorbidire il pesto.
A Genova si mangia spesso la pasta al pesto “avvantaggiata” con aggiunta di fagiolini e patate, che si possono fare cuocere, a pezzi piccoli, insieme alla pasta. Ma alcuni genovesi ricordano che le nostre Nonne in estate aggiungevano anche le melanzane!
Raffaella Caso è la creatrice di BabyGreen, dove racconta il suo percorso da single ad alto impatto a mamma (quasi) green. Alla ricerca di una vita più semplice, sana e slow, vive a Milano, nonostante tutto.