Conosciamo Bonverre, il progetto che racchiude il meglio della cucina italiana in vasi di vetro

Come e quando nasce il progetto BONVERRE?

Tutto è cominciato nel 2017, dall’invenzione del primo panettone in vasocottura, quello che ha dato vita ad una vera tendenza delle ultime festività natalizie. Premiato nel 2017 dal Gambero Rosso come Miglior Packaging, apparso sulle maggiori riviste di settore e non solo.

La tecnica e il know how maturato nell’esperienza del panettone ci ha permesso di immaginare un brand in grado di scoprire e racchiudere ricette autentiche di territori all’interno di vasi di vetro. La prima “storia” che abbiamo raccontato è quella della cultura tabarchina, un melting pot che da secoli ha trovato casa a Calasetta e Carloforte, nel sud-ovest della Sardegna. Qui nascono piatti che uniscono sapori tunisini e genovesi, con i prodotti del Mediterraneo e il tonno di Carloforte. Piatti che è possibile gustare solo in quel luogo e che oggi, invece, possono viaggiare grazie a Bonverre.

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… E come si evolve?

Bonverre è una start-up e vuole crescere. Ha una missione da compiere e tante storie autentiche da scovare e raccontare. A 4 anni dal suo inizio, Bonverre ha incrementato la gamma prodotti e la loro distribuzione arrivando a 16 referenze attuali e 40 punti vendita in Italia e in Europa. Dal 2020 anche l’e-commerce è ufficialmente online.

Con Bonverre entri nella storia della cucina italiana con il Ragù di Selvaggina di Igles Corelli, rivivi l’infanzia di Diego Rossi con Il Cortile, il ragù di frattaglie come lo faceva sua nonna, oppure provi la versione rock del classicissimo ragù alla bolognese, quello di Oltre. Ogni ricetta Bonverre è una capsula del tempo di sapori e memorie che può viaggiare nel tempo e nello spazio. Dalle cucine dei migliori ristoranti fino alle tavole di tutto il mondo. Sapori di una volta, che si tramandavano nelle cucine delle nonne, che oggi diventano signature dish di tanti chef italiani. Questo è possibile anche grazie al Vetro.

Quale il vantaggio del vetro per BONVERRE ?


Bonverre è il frutto di un processo artigianale e di una lunga ricerca tecnologica volta a racchiudere queste ricette, il loro sapore, l’impronta del suo creatore e tutta l’emozione di quel piatto, in un vaso di vetro.

Il gusto e le proprietà organolettiche originali vengono preservate immutate, a lungo, e senza bisogno del frigorifero.

Il vetro, che portiamo nel nome, è stato scelto per i nostri packaging in quanto materiale sostenibile, riutilizzabile dopo il consumo e in grado di proteggere e conservare in modo ottimale i nostri prodotti, senza alcuna aggiunta di conservanti o additivi artificiali. Ecco perché il vetro è una scelta Sostenibile ed è un valore centrale per il brand.

Avete aneddoti in tema? (racconti sull’uso particolare del packaging, o richieste dei clienti)

Il packaging Bonverre si presta per un riutilizzo creativo. Tanti clienti che hanno gustato i nostri prodotti hanno poi scelto di riutilizzare il vasetto per le spezie in cucina o come contenitore per la loro “schiscetta” ad esempio. Magari sostituendolo alla vaschetta di plastica con cui andavano prima in ufficio. Per noi questo è bellissimo!

Un altro aneddoto riguarda la vasocottura e quindi anche il vetro. Tutti i prodotti Bonverre hanno shelf life molto lunga, ma nei nostri test abbiamo provato a spingerci ben oltre le normali date di scadenza. Proprio pochi giorni fa abbiamo “stappato” un panettone con più di qualche anno sulle spalle e il prodotto era ancora perfettamente umido e gustoso. Merito anche del vetro.


E il futuro, sempre in vetro?

Bonverre ha il vetro nel proprio DNA, ma non si tratta di una scelta di stile, ma di una precisa valutazione dei vantaggi del vetro e dei valori ad esso associati, come la sostenibilità appunto. 
Quindi nel nostro futuro vediamo ancora tanto vetro, sicuramente.

Per saperne di più, e rimanere aggiornati sulle evoluzioni del progetto: https://bonverre.it

credits immagini: Aromi.group